Tab Article
Il politomane vive un forte disagio che, spesso, può sfociare in una vera e propria patologia di tipo psichiatrico. Egli alterna una forma di bipolarità con forti segni maniacali nella gestione e utilizzazione del potere, e una fase depressiva legata alla fobia e alla disperazione nel timore della perdita del potere. Il suo legame con la politica è di natura tossica, con una grave forma di dipendenza. Nella sua tossicità, il politomane vive il suo ruolo in un autentico delirio di onnipotenza, curando eccessivamente la sua immagine, e ricercando visibilità attraverso la manipolazione e la millanteria. Egli ha difficioltà all'ascolto attivo, ascolta gli altri con grande superficialità; il suo unico pensiero è il mantenimento del potere, non mollare mai la "sedia". Questo stesso pensiero lo porta ad una ruminazione mentale che, nel tempo, diventa ossessiva e compulsiva, spingendolo ad una totale disperazione che può renderlo anche aggressivo. Il primo intervento terapeutico, allora, è quello di allontanarlo dal suo oggetto del desiderio, dal mondo della politica, perché la sua personalità inquinata deve essere necessariamente curata lontano dal "palazzo".